Video-recensione di Ben-Hur (il libro)
Errata corrige: nel video dico che il primo adattamento cinematografico di Ben-Hur: a tale of the Christ è del 1911. Mi correggo: è addirittura del 1907. Si tratta di un cortometraggio di 15 minuti diretto da Sidney Olcott.
Trascrizione della video-recensione di Ben-Hur
Ho pensato a lungo dove girare questo video e poi ho improvvisato così, in cucina, con questa inquadratura un po’ assurda. Sono qui per parlarvi di Ben-Hur: è molto noto il film del ’59 di William Wyler vincitore di 11 premi Oscar – record tuttora imbattuto, solo eguagliato – io l’ho sempre considerato uno dei capolavori del cinema e uno dei miei film preferiti – nei primi 20 diciamo, non ho proprio nei primi 10. Quest’anno ho deciso di leggere il libro da cui è tratto, un romanzo scritto da Lew Wallace, che era un ex generale della guerra di secessione americana, quindi un politico (senatore repubblicano). Nel 1880 ha pubblicato Ben-Hur che è diventato subito un bestseller internazionale da cui hanno tratto vari film, tra cui due muti, uno in particolare degli anni Venti che deve essere abbastanza importante, forse da vedere.
Mi sono avvicinato a quest’opera incuriosito perché comunque si parla di un libro che è uscito nell’Ottocento, che è il mio secolo prediletto della letteratura, quando uscivano I fratelli Karamazov, Anna Karenina, I miserabili… ecco, erano quegli anni lì. Il libro invece mi ha sorpreso perché è molto diverso da questi capolavori europei: è un libro leggero, è un bestseller moderno e molto cinematografico – anche se il cinema non esisteva ancora – tant’è che la prima parte narra…
Per chi non la sapesse, la storia di Ben Hur è molto semplice: Ben Hur è un ricco ebreo che per errore far cadere una tegola del tetto sulla testa di un Console Romano. Questo significa la rovina della sua famiglia: lui viene arrestato e ridotto schiavo – diventa un rematore – sua madre e sua sorella vengono imprigionate e la sua casa confiscata. Poi c’è tutta la parabola di risalita di Ben Hur, che torna ad appropriarsi di tutto e anche di più.
Il romanzo è ambientato nell’epoca della venuta di Gesù: quindi Ben Hur e Gesù sono più o meno coetanei e il suo destino si incrocia con quello di Gesù. Questo nel film viene solo suggerito, accennato, nel libro invece è più marcata la cosa. Ricapitolando, la prima parte del libro racconta quello che vediamo nel film e culmina con la gara delle bighe, una delle scene più celebri della storia del cinema in cui Ben Hur sfida il suo ex amico Messala in una corsa sulle bighe; questa è sostanzialmente la fine del film ma nel libro si trova poco oltre la metà. Da lì in poi Ben Hur diventa praticamente un rivoluzionario ebreo, nel senso che mantiene un certo contegno ma si adopera per mettere insieme un esercito per poter rovesciare il potere Romano, in attesa che arrivi un re del quale possa fare il condottiero.
Il re tanto sperato sembra essere Gesù; Ben Hur riesce a intercettarlo e diventa un suo seguace. Man mano che ne segue le gesta rimane un po’ interdetto: non si comporta come un re che si prepara per entrare in guerra e prendere il potere; finché alla fine del romanzo Ben Hur ha una rivelazione: Gesù non è venuto per fare il re alla maniera dei re, perché il suo regno è di un altro mondo. Senza entrare in un discorso troppo teologico, dico che tutta questa parabola umana è molto bella ed è bello vedere come, mentre il Ben Hur del film è un personaggio molto positivo, nel libro ha anche dei risvolti negativi che lo rendono più realistico. E poi vedere come lui incarni proprio quel tipo di ebreo che si aspettava da Gesù una liberazione dal dominio Romano, però alla fine diventa uno dei primi cristiani, perché si converte.
Vedere tutta questa parabola è molto interessante anche a livello storico: come si rapporta con gli altri ebrei, come racconta con un occhio esterno una vicenda che tutti più o meno conoscono (quella della cattura, della passione e della morte di Gesù). Bisogna tenere conto che l’autore era molto religioso, difatti il titolo originale del libro era Ben Hur: a tale of the Christ.
Il libro mi ha un po’ deluso: mi aspettavo che fosse un romanzo imprescindibile e non lo è, pur avendo molti aspetti interessanti. La prima parte punta soprattutto sull’avventura e sul ritmo, ma quando scende di ritmo diventa un po’ noiosa, poco interessante. E i personaggi… non è che la profondità dei personaggi sia paragonabile alla grande letteratura. Si vede che sono un po’ strattonati quando devono cambiare, convertirsi. Ecco, non è un capolavoro. In più io l’ho comprato in ebook su Amazon e la traduzione è antica, veramente tragica: piena zeppa di errori di ortografia o di sintassi, a volte la virgola è messa nel posto sbagliato e cambia il significato delle frase, bisogna rileggere. Quindi veramente un macello da quel punto di vista.
La lettura è interessante più a livello cinematografico, perché fa vedere come già nel 1880 uscì un libro così in America, un libro che era pronto per diventare un film. Cosa che poi è successa ben presto, perché il primo film penso sia del 1911. Quindi che dire… se avete la curiosità o se avete amato il film, consiglio la lettura di Ben Hur perché il personaggio si arricchisce di dettagli e risvolti. Soprattutto la seconda parte è molto interessante: a livello storico, se siete religiosi o se siete interessati alla vicenda di Gesù offre un punto di vista che completa le conoscenze che abbiamo. In caso contrario si può trovare tanto di meglio nell’Ottocento e senza sforzo.
Ciao Martino. Ti segnalo https://benhurunaltrofilm.it/
Grazie, lo ascolterò quanto prima!