Stigrancazzi. Non fosse stato per una trasmissione di Radio1 Rai andata in onda una notte di gennaio, vivrei ancora nell’ignoranza. Ebbene sì, non conoscevo i Diaframma. Eppure sono in giro dai primi anni Ottanta e il loro esordio, Siberia (1984), è una pietra miliare della new wave.
Se non li conoscevo un motivo c’era: i Diaframma sono una band indipendente nell’anima, ai margini della ribalta, solo musica nuda e cruda.
Il problema è che Niente di serio è un album rock quasi pop, arioso, estremamente orecchiabile epperò originale, che vive del canto dolce-aggressivo-dolce del leader Federico Fiumani, di strimpellate e crescendi a regola d’arte, di liriche ispirate che raccontano il quotidiano con una tensione bella.
Tensione bella? Cazzo vuol dire tensione bella? Ascoltate e capirete.
Federico Fiumani (in pratica i Diaframma sono la sua band personale) non filosofeggia, non vuole insegnare nulla (niente di serio, appunto). Regala bellezza e intensità a fiumi, intanto racconta se stesso, la vita, robe semplici e struggenti.
Vivo così, Madre superiora, Niente di serio, Carta carbone, Grande come l’oceano, Anime morte: dovrei citarle tutte perché sono tutti pezzi riuscitissimi, potenziali singoli da classifica. Invece vende pochissimo: pensate, non è mai entrato nella classifica FIMI dei 100 album più venduti in Italia… Motivo in più per acquistarlo e farlo girare più e più volte in autoradio, stereo, giradischi, iPodPadPhone, perché questo disco rappresenta lo stato dell’arte della canzone italiana.
Non ci credi? Ascolta “Niente di serio” in streaming »
Diaframma – Niente di serio (2012) tracklist
Fra parentesi una frase della canzone.
- Vivo così (la mia libertà, quand’è che arriva e dov’è che sarà)
- Entropia (sogno nel cuore, sperma nell’occhio)
- Absurdo metalvox (pioggia d’estate… viene e va, per me… che vivo senza te)
- Madre superiora (io vorrei bere il tuo dolore, semplificarti la vita per ogni tuo dispiacere)
- La botta di energia del rock (e ci porta a abbandonare i libri, e ci spinge a preferire i dischi, dei nostri artisti)
- Niente di serio (è solo una ragazza, che fugge da me e dalle mie lunghe braccia)
- Nilsson (pensando che, prima o poi tutto si aggiusta)
- Tempesta nel mio cuore (miracoli d’estate si susseguono in fretta, miracoli d’estate si susseguono… in me)
- Carta carbone (non mi vergognerò mai, di tutto quello che sai)
- Grande come l’oceano (chissà se sarò mai un uomo un giorno, chissà se lo diventerò)
- Anime morte (cosa rimane da annusare per noi, zucchero in canna e petardi nel nulla)
- Un orologio rotto (volevo cambiare, ma sono ancora qua)
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