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Fear Street Parte 1 (1994) Parte 2 (1978) Parte 3 (1666)

Recensito mercoledì 15 Settembre 2021
Anno: 2021
Durata: 328 minuti
Regia: Leigh Janiak
Sceneggiatura: Zak Olkewicz, Phil Graziadei, R.L. Stine, Leigh Janiak, Kate Trefry
Produttore: Peter Chernin, David Ready, Jenno Topping, Kori Adelson
Cast: Kiana Madeira, Elizabeth Scopel, Gillian Jacobs, C. Berman Benjamin Flores Jr.

Mi sono avvicinato, incuriosito, al progetto Fear Street di Leigh Janiak. Perché una trilogia horror (sparata fuori tutta in una volta, così come ci ha abituati Netflix) merita un minimo di attenzione.

O forse no.

Voto

5

Mi sono avvicinato, incuriosito, al progetto Fear Street di Leigh Janiak. Perché una trilogia horror (sparata fuori tutta in una volta, così come ci ha abituati Netflix) merita un minimo di attenzione.

O forse no.

FEAR STREET Parte 1: 1994

Ma è Fear Street o Scream?
Ma è Fear Street o Scream?

Primo episodio, prima scena: tecnicamente ci siamo, ma è già chiaro che il film punta tutto sui “salti sulla sedia”. Cioè, per quanto mi riguarda, sul nulla. Il resto è una storia già vista e rivista, con tutti i cliché dell’horror per ragazzi conditi da un pizzico di modernismo (vuoi non mettercelo un amore saffico trattato nel modo più banale del mondo?).

Dopo un’ora di un film già visto fin troppe volte, ho spento.

Consigliato a quattordicenni che non hanno mai visto un horror e pensano che Twilight sia un caposaldo del genere.

Voto: 5

FEAR STREET Parte 2: 1978

Il secondo capitolo è ambientato in un patinatissimo 1978. C’è una strega che possiede i ragazzi e li ammazzerà tutti, tranne una: quella che racconta la storia nel 1994. Questo lo sappiamo fin dall’inizio, quindi per quale motivo esiste questa Parte 2? Aaah, per il super colpo di scena finale, davvero (pausa sbadiglio) sconvolgente.

Fear Street Parte 2 dura 110 minuti, francamente troppi per arrivare in fondo senza fare qualcos’altro, una qualsiasi cosa: stendere i panni, preparare il ragù, pulire i pavimenti… Solo grazie a questo espediente sono riuscito a terminare la visione della Parte 2 della Parte 3.

Consigliato a chi si esalta per delle belle inquadrature in 4k e a chi non conosce le migliori hit rock anni ’70.

Voto: 5,5. Meglio del primo solo perché meno (inutilmente) complesso.

Sparatevi questo dialogo obbrobrioso: il poliziotto fa le condoglianze, il ragazzo risponde con una frase fatta da film di serie Z, il poliziotto chiude con una battuta che tira in ballo proprio il defunto!

FEAR STREET Parte 3: 1666

I primi 20 minuti sono un insulto all’intelligenza. La trovata di far interpretare alle attrici dell’episodio 1994 i personaggi del 1666 è semplicemente abominevole.

Fear Street Parte 3: 1666 - le contadinelle erano pulitissime, ordinatissime, depilatissime
Nel 1666 le contadinelle erano pulitissime, ordinatissime, depilatissime. Praticamente delle modelle del XXI secolo.

Il film trasuda finzione in ogni istante, a partire da attori bellissimi travestiti da abitanti del 1600. Una carnevalata degna di una fiction Rai. Ma neppure mamma Rai avrebbe saputo stereotipare a tal punto dei personaggi del XVII secolo.

Fear Street Parte 3: il cattivo
Una rasatura da bomber per il cattivo del film.

La superficialità con cui sono trattate tematiche come l’omosessualità e la stregoneria mi hanno creato profondo imbarazzo. Tutto il resto, solo noia.

Consigliato a chi ha nostalgia delle rievocazioni storiche e a chi non sa cosa siano.

Voto: 4,5

Cosa resterà di questi anni ’80 di questa serie tv trilogia horror

Fosse stata una serie tv, l’avrei spenta dopo due episodi. Ma un film (diviso in 3 parti, ma un film unico) vuoi non finirlo?

Giunto (finalmente) al termine della trilogia Fear Street posso dire che l’unica cosa che mi ha fatto davvero paura è stato scoprire che qualcuno, da qualche parte nel mondo, abbia lautamente finanziato questa sozzeria.

La verità è che Fear Street non aveva niente da dire e ci ha messo 5 ore e mezza per farlo sapere al mondo intero.

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