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La maledizione del cannibale (1985)

Recensito lunedì 4 Giugno 2012
Anno: 1985
Durata: 87 minuti
Regia: Phil Smoot
Sceneggiatura: Phil Smoot
Produttore: Phil Smoot, George B. Walker
Cast: Lash La Rue, Anna Lane Tatum, Cynthia Bailey

Perla del trash o ciofeca megagalattica? Horrorino anni '80 per ragazzini in età prepuberale o film di serie B fuori tempo massimo? Comunque lo si voglia approcciare, il risultato non cambia: La maledizione del cannibale è un film incredibile.

Voto

2

Perla del trash o ciofeca megagalattica? Horrorino anni '80 per ragazzini in età prepuberale o film di serie B fuori tempo massimo? Comunque lo si voglia approcciare, il risultato non cambia: La maledizione del cannibale è un film incredibile.

La trama de La maledizione del cannibale

Un vecchio indiano è convinto che sotto casa sua ci sia un cimitero di Toltechi, antico popolo precolombiano che abitò l’attuale Messico. Secondo lui, un manipolo di toltechi sarebbe risalito fino agli Stati Uniti, e le ossa di alcuni stregoni giacerebbero proprio nel terreno circostante l’abitazione. Purtroppo però il vecchio indiano passa a miglior vita prima di compilare il testamento, così la proprietà va nelle mani del nipote David, il quale, ignaro della situazione e ignorando i suggerimenti dei vecchi del luogo di donare la casa ad altri indiani – ma perché poi dovrebbe regalare una casa a degli indiani sconosciuti? – affitta l’abitazione a una giornalista intenzionata a realizzare un documentario sui Toltechi.

Oltre alla giovane e avvenente giornalista, l’abitazione si popola di altri soggetti: le sue amiche e alcuni studenti che bevono birra, ascoltano musica e tentano improbabili approcci con le fanciulle.

Tutto questo dura circa 35-40 minuti. Insomma, siamo arrivati a metà film nella noia più totale e giustamente il 90% degli spettatori starà pensando di abbandonare la visione. Non fatelo! Sarebbe l’errore più grande della vostra vita.

La svolta

A un certo punto, infatti, si risvegliano i toltechi e inizia la carneficina. Come fermare 4 stregoni assetati di sangue, armati di accette, archi e frecce, per di più con nozioni di arti marziali? (Avete letto bene: arti marziali). Ovviamente con una frusta! Un vecchio ranger e la sua fedele frusta faranno giustizia in uno dei duelli più epici e inaccettabili della storia del cinema.

Che cosa abbiamo visto

Se la prima parte era avvincente come un documentario in bianco e nero sull’arcobaleno, la seconda presenta una carrellata di chicche trash e umorismo involontario che lo rendono un capolavoro del genere. Forse è proprio la discrepanza tra il primo e il secondo tempo ad acuire la potenza comica della Maledizione del cannibale, regalandogli un posto nel firmamento dei filmbrutti.

Le scene splatter sono gustose a livello di idea, ma la ridicola realizzazione sfiora la parodia. I toltechi, pessimi attori gravati di ridicoli mascheroni carnevaleschi, sono dotati di un’abilità strategica degna di Rommel: tendono trappole, accerchiano, squarciano e trucidano nel più completo riserbo, tanto che i ragazzi nella casa non si accorgono di nulla, tranne quando sarà troppo tardi.

Le musiche sono fra le peggiori mai sentite: si passa dalle suonerie dell’iPhone a improbabili pezzi di classica che dovrebbe infondere pathos ad alcune sequenze, ma stonano come il ketchup nel caffelatte.

Nota di merito per la copertina del dvd: una volta tanto le immagini corrispondo al film. Confermo che la signorina discinta vaga per le stanze della casa sempre e comunque in mutande.

Curiosità: il vecchio ranger è Lash La Rue!

Come dite? Chi è Lash La Rue? Beh, in effetti…

Lash La Rue è una star del western anni ’40 e ’50 la cui specialità era proprio l’uso della frusta! Nella sua vita, oltre a recitare in western dimenticati e in questa schifezza cinematografica, ha edotto Harrison Ford all’uso della frusta per Indiana Jones.

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