Gli Spaceman oscillano fra il prodotto d’intrattenimento e la puttanata colossale, ma, vuoi per le attenuanti che riservo ai film degli anni Cinquanta, vuoi per i legami con il genere wuxia, e qui entriamo nel
Campo minato Wuxia
Il wuxia, letteralmente “eroe marziale”, è un genere letterario e cinematografico cinese nato all’inizio del XX secolo, secondo alcuni paragonabile al “cappa e spada” nostrano. Gli eroi wuxia non sono al servizio di un’autorità, ma agiscono in difesa delle classi popolari secondo un codice cavalleresco che li spinge a rimediare alle ingiustizie e ai soprusi.
Ma i wuxia per noi del popolino sono quei film con ragazzotti mascherati e/o in tutina che spiccano salti di 10 metri, si esibiscono in arti marziali varie e sfoggiano superpoteri di ogni sorta: esattamente la combinazione di cose che mi manda in bestia al punto da farmi sognare un Fahrenheit 451 per tutto ciò che richiama anche solo lontanamente il genere Wuxia.

La soluzione finale franco-italiana
Nonostante la povertà di mezzi ed effetti speciali e le assonanze con il wuxia, questi filmucoli nipponici hanno un senso di esistere così come sono. Peccato che gli italiani e i francesi, due popoli che quasi mai collaborano e ora si capisce perché, decidano di unire il 3° e il 4° mediometraggio di Spaceman per formare un unico film chiamato Spaceman contro i vampiri dello spazio, dove Spaceman non viene dallo spazio e dei vampiri non c’è traccia. Naturalmente, quello che succede nella prima metà del film non c’entra nulla con le vicende della seconda parte.

Spaceman contro i vampiri dello spazio: una sorta di utero in affitto cinematografico
Ecco spiegata la genesi di Spaceman contro i vampiri dello spazio, film eccessivamente punitivo concepito in Oriente ma partorito in Europa, una sorta di utero in affitto cinematografico. 78 minuti che metteranno a dura prova la vostra pazienza, la capacità di accettare le continue svolte di trama e gli effetti speciali primordiali, come in questo inseguimento del disco volante:
Da notare però come le scene di Spaceman in volo, in sé puerili, siano comunque superiori alle scene de L’uomo puma, film italiano realizzato 23 anni dopo.
Alcune raccomandazioni prima della visione: evitate di mischiare alcolici e psicofarmaci, munitevi di caffè e soprattutto non controllate mai quanto manca alla fine del film: sarà sempre più di quanto potete sopportare.
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