La trama di Surf school
Un ragazzo all’ultimo anno del college viene spedito dalla madre in California, non si sa bene a fare cosa. Lì stringe amicizia con un emo-punk nevrotico, un rapper (una sorta di Cuba Gooding Jr fallito), una emo-dark che ha fatto voto di silenzio, un nerd vergine e una giapponese vestita da giapponese d’inizio Novecento.
Decidono di partire per la Costa Rica per imparare il surf. Scelgono per maestro un figlio dei fiori fumato e alcolizzato che crede di essere negli anni ’70. Oltre a lui, compaiono una serie di altri personaggi incredibili, dal guru (un incrocio fra Nicolas Cage e Jerry Calà) al trio di svedesi tettone, passando per una scimmia in lingerie e uno showman palesemente omosessuale la cui pantomima dovrebbe scatenare l’ira delle comunità gay di tutto il mondo. I nostri eroi riscatteranno le loro inutili esistenze grazie al surf.
Surf school è semplicemente la commedia più brutta che abbia mai visto
Durante la visione ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “forse stavolta abbiamo esagerato”.
Ho riso dall’inizio alla fine: mi appoggiavo al muro per non cadere. Proprio come voleva il dr. Silverman, colui il quale ha scritto e diretto questo film. Peccato che l’ilarità fosse generata dall’incredibile bruttezza dei dialoghi, dall’assenza di qualsivoglia logica causa-effetto, e sì, diciamolo, pure dalla musica. Una volta tanto sono riusciti nell’intento di dotare il film di una canzone originale. Ovviamente oscena e riproposta nei momenti più impensati.
A completare lo scempio, il discorso di Braveheart copincollato per intero, condito dal sottofondo di cornamuse e, per chi ancora non l’avesse capito, esplicitato da uno dei personaggi.
La cosa migliore (quindi peggiore) sono i monologhi del maestro di surf, davvero una delle cose più brutte viste su uno schermo. Non riesco proprio a immaginare il regista che, al termine di una scena, dice “buona la prima!”. Forse, in un ipotetico paradiso cinematografico, Surf school uscirà in dvd con tanto di extra, making of e behind the scenes per soddisfare la mia curiosità. Nel frattempo godetevi il trailer.
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