Icona sexy degli anni Ottanta, Lory Del Santo raggiunge la piena maturità artistica realizzando la webserie The Lady. La Del Santo si avvale della sua esperienza al cinema e in tv come valletta, attrice, ospite e showgirl curando The Lady praticamente dalla A alla Z: sceneggiatura, regia, produzione, montaggio e fotografia sono tutta farina del suo sacco.
Una webserie picaresca
The Lady è una serie picaresca: segue le avventure sentimentali e lavorative della bellissima Lona, giovane e ricchissima ereditiera che vive un amore tormentato col fidanzato Luc. Intorno a loro si muovono amici e collaboratori in quantità, alle prese con le piccole grandi cose della vita.
La Del Santo compone il suo personalissimo ritratto dell’alta borghesia e del mondo del fashion, a metà fra La dolce vita e una rubrica di moda di Jo Squillo.
Costantino Vitagliano (non c’è altro modo per presentarlo)
Il primo colpo a cuore è Luc: lo interpreta l’indimenticabile Costantino Vitagliano, quello di Uomini e donne passato alla storia col suo esordio cinematografico Troppo belli.
Del resto, The Lady è fatto della stessa sostanza dei sogni. E chi non sogna Costantino tra gli attori protagonisti? Su su, alzate la mano!
Tutti gli altri attori hanno alcune caratteristiche in comune:
- sono fisicati
- sono bellissimi
- sono spesso in intimo (le donne) o a petto nudo (gli uomini)
- sono italiani o dell’est europa, ma comunque bianchi caucasici
Poi ci sono alcuni attori di colore, che hanno altre caratteristiche comuni:
- fanno parte della servitù (a parte il dj, che è comunque un poveraccio canottierato al soldo della padrona bianca)
- sono piccoletti e brutti
Che siano alti, biondi e palestrati o formose e ignude, gli attori parlano tutti col loro accento naturale, mostrandosi orgogliosamente all’oscuro di qualsiasi tecnica di dizione e recitazione.
Buon uomo, mi sa indicare dov’è il cesso?
Nel caso non l’abbiate ancora capito, The Lady è un cocktail imprevedibile di attori che abbaiano aforismi hispster-chic in balia di una trama che si srotola come un rotolone Regina. Eh sì, perché qui un rotolo di carta igienica serve tutto!
Siamo seri: The Lady è una delle più colossali merdate che siano mai state filmate. Maledetto sia chi ha inventato il digitale, dando la possibilità a cani e porci di girare un video con una qualità accettabile (in termini di nitidezza di suono e immagine, non certo tecnicamente).
The Lady è il sogno senile di Lory Del Santo: forse è la vita che avrebbe voluto vivere, o che pensa di aver vissuto.
Leggo che si è beccata con Cristiano Malgioglio, reo di aver definito “cani” gli attori di The Lady. Cani? Magari! Recitano meglio nei porno tedeschi doppiati degli anni Novanta, e non è l’unica analogia con il porno.
Praticamente tutte le scene potrebbero essere l’inizio di un porno: giovani donne poco vestite accolgono bei ragazzi pronti a spogliarsi. Come ogni porno di bassa qualità, tra una scena e l’altra non c’è praticamente nessun nesso logico; a volte – e qui Lory riesce nell’impresa – anche un dialogo di quattro battute risulta disarticolato. Per non parlare degli attori.
Già, gli attori. Costantino riesce a fare peggio di Troppo belli, ma stavolta è ben mimetizzato nella boscaglia di ragazzotti aspiranti attori che offrono prestazioni eguagliabili dalla prima persona che passa per strada, forse perché sono effettivamente le prime persone passate, se non per strada, per la palestra.
Il tutto è condito da frasi da Baci Perugina arricchite dal tocco demenziale della sceneggiatrice e ovviamente buttate lì a caso, per riempire dieci secondi di girato.
La cosa veramente tragica è che The Lady è così brutto, ma così leggero che riuscirete senza sforzo a terminare la visione di uno o più episodi, anche di seguito, senza essere colpiti di emicranie, svenimenti o ictus.
Differenze fra The Lady e un porno qualsiasi
Il paragone fra The Lady e un porno è la prima cosa che salta all’occhio e all’orecchio di qualsiasi spettatore. Come son fatti i porno lo sanno tutti, anche chi non li ha mai visti: sono film con o senza trama, incentrati sull’evento sessuale. Sono recitati da attori professionisti o amatoriali, hanno un regista, un produttore, un cameraman, un direttore della fotografia, un tecnico del suono e via andare, proprio come qualsiasi altro film.
Un altro elemento distintivo del porno è la presenza di un budget di gran lunga inferiore a quello di un film “normale”, per evidenti limiti legali e distributivi. Questo comporta che tutto – aspetti tecnici (fotografia, scenografie, sonoro, montaggio…) e non (regia, recitazione, sceneggiatura…) – siano meno curati e meno professionali di un film normale. Tanto, chi guarda un porno non lo fa certo per scoprire come si sviluppa la trama (eccezioni a parte) o per vedere come il suo attore / attrice preferito si cala nel ruolo. Tutto si concentra sulla performance sessuale, che in porno ha la stessa importanza dell’intreccio in un giallo.
Quindi si può tranquillamente affermare che non esiste porno senza sesso. Fino a ieri pensavo che nessuno potesse smentire questo assioma. Poi ho visto The Lady. In un sol colpo Lory Del Santo rivoluziona il concetto di porno, attore, regista, sceneggiatura, trama, dialoghi come nessun altro nella storia del cinema, della tv e del web ha mai fatto prima d’ora (che io sappia).
Prendete Star Wars turco, Manos – The hand of fate, il già citato Troppo belli, Alex l’ariete di Damiani, L’uomo puma, La croce dalle sette pietre, prendete quel che volete, scegliete voi il filmbrutto più brutto di sempre, e preparatevi ad andare oltre. Guardare The Lady è come entrare in un cinema nel 1977 per la prima di Guerre stellari, è il primo film sonoro dopo trent’anni di muto, è L’uscita dalle officine Lumière dei nostri giorni: The Lady è il primo porno senza sesso.
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