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Vase de noces (1975)

Recensito mercoledì 29 Ottobre 2014
Anno: 1974
Durata: 80 minuti
Regia: Thierry Zéno
Sceneggiatura: Dominique Garny, John Kupferschmidt, Thierry Zéno
Produttore: Thierry Zéno
Cast: Dominique Garny

Ultimo avvertimento: non leggete questa recensione. Se avete cliccato per sbaglio sul link, siete ancora in tempo.

Voto

1

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Nella vecchia fattoria…

Siamo in una fattoria semi-diroccata, fuori dal mondo. C’è un uomo che vuole infilare la testa di un bambolotto a dei colombi. Ci gioca un po’, poi li libera. Ora può dedicarsi a tempo pieno alla sua amata scrofa. La segue ovunque, mentre lei grufola, mangia, si rotola nel letame e via andare. Il tutto intervallato da sequenze di lotta o di accoppiamento fra pollame di vario tipo (galline, galli, tacchini, oche…). Nel tempo libero, l’uomo – unico protagonista umano del film, che comunque non dirà manco una parola – riempie dei vasetti con teste e piume d’uccello e li ripone in una dispensa. Il tutto in linea con il resto di ciò che vedrete, ovvero senza motivo alcuno.

Dopo un tempo indefinito, l’uomo non può più procrastinare l’inevitabile e si accoppia con la scrofa (da questa scena il titolo The pig fucking movie, col quale è divenuto famoso tra gli amanti dei film weird). Ancora qualche scena di pollame alle prese con le solite lotte e accoppiamenti, poi la scrofa partorisce tre maialini.

Vase de noces - l'uomo e il figlio maialino

L’uomo li accoglie come suoi figli – cosa che in effetti sono – e li fa sedere a tavola con sé. Purtroppo i maialini sono disobbedienti, non mangiano nel proprio piatto ma cercano di andare a nutrirsi nel piatto del loro padre padrone. Questa simpatica scena, l’unica degna di essere vista, si conclude tragicamente: l’uomo li punisce impiccandoli tutti e tre in mezzo alle oche e ai tacchini. Come a dire: che vi serva da lezione.

Di fronte ai maialini impiccati la scrofa va fuori di testa e inizia a correre in tondo. L’uomo, non vedendo più la scrofa, inizia a cercarla disperatamente. La scena è accompagnata da un suono pulsante acutissimo, il cui unico scopo – raggiunto – è far perdere l’udito allo spettatore.

Chissà come, chissà perché, l’uomo troverà l’amata scrofa lunga distesa su una scala a pioli immersa in una pozza maleodorante (!?!).

Vase de noces - La morte della scrofa

… che merda sia!

L’uomo porta la scrofa nel campo e la seppellisce. Si seppellisce di fianco alla scrofa, ma poi ha una visione di sé stesso in lontananza – o forse è solo un errore di montaggio – e riemerge dal terreno, torna alla fattoria, invasa i corpicini dei maialini, si libera di tutti i vasetti contenenti piume e teste di polli e li riempie… della sua merda.

Eccoci! Abbiamo finalmente superato in maniera definitiva e irrevocabile il limite di sopportazione della pellicola / giustificazione del regista. Per quanto girato da qui in avanti, merita la pena di morte (cinematografica).

Vase de noces - l'uomo defeca

L’ultimo quarto d’ora è tutto qui: l’uomo caga, fa bollire la sua cacca come fosse marmellata, e la invasa. Alla fine, ovviamente, se la mangia, ma è costretto a vomitarla.

Dopo tutto ciò l’uomo non può far altro che salire sulla sua scala a pioli – appoggiata sul nulla, a quanto pare – e impiccarsi legando la fune all’ultimo piolo.

Nell’ultima scena c’è un oggetto che ascende pacchianamente al cielo. Vorrei che fosse un aquilone, temo sia l’uomo.

La classe non è acqua. In questo caso è…

Ci sono tanti film malati, ma raramente sono fatti così bene. Varie scene coi pennuti e con la scrofa sono accompagnate da canti sacri: potrebbero essere sequenze di grande effetto, se solo avessero un senso all’interno dell’opera.

La fotografia è forse la cosa migliore del film: un bianco e nero perfetto, che mi fa pensare al cinema neorealista italiano. Poi basta. Tutto il resto è il delirio di un pazzo. Senza dialoghi, con uno straccio di trama che sarebbe stato meglio non ci fosse, condito da intermezzi musicali con pennuti che si picchiano o si riproducono. Scusate se insisto sulle scene dei pennuti, ma saranno il 50% del minutaggio.

Questo film è da evitare in maniera assoluta, benché non ci sia nulla che faccia realmente male allo spettatore – come invece accade in Pink flamingos. A meno che non siate il tipo di persona che si scandalizza per un pene, ma quello si vede anche in film d’autore come Novecento di Bertolucci. Dicevo: è da evitare perché potrebbe essere il film più noioso e insulso che abbiate mai visto. Al confronto Medea di Pasolini è un film d’azione.

Ma se siete il tipo che non si perderebbe mai un film con protagonisti un uomo e la sua scrofa, allora questo è il film che fa per voi.

PS: vista la generale assenza di effetti definibili “speciali”, temo proprio che per realizzare questa oscenità siano stati maltrattati colombi, oche, galline e tacchini, così come ritengo che i maialini siano stati impiccati sul serio.

PPS: secondo questo strano tipo Vase de noces significa “viaggi di nozze”, secondo google translate significa “vaso di nozze”. Secondo me, immagini alla mano, sarebbe più corretto tradurlo in “vasi da notte”.

NB: in molte recensioni di questo obbrobrio cinematografico dicono che:

  • l’uomo si innamora della scrofa
  • i maialini sono mutanti
  • la scrofa si suicida

Non ho visto immagini che testimoniassero nessuna delle tre cose. Sono deduzioni, interpretazioni libere che la mente umana ha costruito per dare un senso a ciò che non ha senso. Diffidate delle recensioni altrui, io sono l’unico portatore sano della Verità, io sono… un momento, che fate? Levatemi le mani di dosso! Sono normale, normalissimo! Non sono pazzo, avete capito? Non sono pazzoooooo!

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