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Zoombies (2016)

Recensito venerdì 17 Marzo 2017
Anno: 2016
Durata: 87 minuti
Regia: Glenn R. Miller
Sceneggiatura: Scotty Mullen
Produttore: David Michael Latt
Cast: Ione Butler, Andrew Asper, LaLa Nestor
Dopo alcuni anni di appannamento, Zoombies segna il grande ritorno della Asylum alla produzione di filmbrutti divertenti.

Voto

3

Se la mission di Roger Corman era guadagnare molto facendo bei film con pochi soldi, l’Asylum vuole guadagnare molto investendo pochi soldi nella produzione di filmbrutti. E ci stanno riuscendo egregiamente.

Cosa succede se Jurassic Park incontra Alien? Ovvero: come sarà il figlio di Brad Pitt e Angelina Jolie? La risposta sembra ovvia: bellissimo. Senza andare a ipotizzare scenari lugubri in tema di nascite, torniamo alla notte di follia fra Jurassic Park e Alien e inseriamo il fattore destabilizzante Asylum, la famigerata casa di produzione USA specializzata in film direc-to-video molto low budget e molto brutti. Se la mission di Roger Corman era guadagnare molto facendo bei film con pochi soldi, l’Asylum vuole guadagnare molto investendo pochi soldi nella produzione di filmbrutti. E ci stanno riuscendo egregiamente.

Negli ultimi anni, però, la bruttezza dei film Asylum si è un po’ appiattita: sono sempre brutti, ma anche noiosi e – inadempienza inaccettabile – con effetti speciali ai limite della sufficienza. Insomma, non si ride più.

Zoombies è il ritorno in grande spolvero dell’Asylum, finalmente di nuovo ai livelli di Mega Piranha – Robotropolis forse è irraggiungibile. Ma andiamo subito in trama.

La trama di Zoombies

Siamo nell’Eden, un po’ l’arca di Noè per gli animali in via di estinzione. Questa riserva artificiosa è stata ereditata dalla dottoressa Ellen, una milf in piena regola che ha una bambina cresciuta con un amico molto particolare: uno scimmione pezzato bianco chiamato Kifo.

Zoombies - Kim Nielsen

È un giorno di grandi cambiamenti all’Eden: in vista della prossima apertura al pubblico, sono in arrivo una aiutante alla sicurezza e alcuni stagisti, oltre a un carico di studenti. Ma è sorto un piccolo problema: le scimmie sono state colpite da una malattia sconosciuta; il veterinario fa un tentativo estremo di salvarle iniettando un farmaco proibito che le trasforma in assassine spietate.

Pur gravemente ferito, il veterinario riesce a suonare l’allarme. La security giunge sul posto e vede dall’oblò il veterinario tutto insanguinato che fa segno di non aprire. Questi capiscono il contrario, spalancano la porta e danno il via al contagio.

Zoombies - Giraffe zombi

Lo zoo diventa teatro di una strage: giraffe incazzate nere sbranano studenti rifugiati sugli alberi, un leone si aggira fra i cespugli e azzanna chi può, pure Kifo diventa cattivo. Ben presto diventa chiaro a tutti che l’unico modo per salvare l’umanità è sterminare gli animali. Ha così inizio

Il film più anti-animalista della storia

La sicurezza prende a pistolettate le scimmie, ma ormai è troppo tardi: hanno infettato tutti gli animali. Tranne, pare, gli elefanti. È in sella a questi enormi mammiferi che i nostri si danno alla fuga, ma dura poco: nuove insidie sono dietro l’angolo.

Zoombies - elefanti in computer grafica pessima

Mentre la direttrice dà l’ordine di chiudere tutte le porte, la sua bimba di 6-7 anni uccide con la mazza da baseball un koala e dichiara placidamente: “uccidiamoli tutti!” Fra 88 anni le daranno l’Oscar alla carriera per questo.

Zoombies - la bambina dopo aver ucciso il koala

Con le unghie e coi denti, ma soprattutto con fucili a pallettoni, machete, benzina e pistola lanciarazzi, i nostri vendono cara la pelle. Il problema maggiore è impedire la fuga degli uccelli dall’immensa voliera. Non si sa come, ma anche i variopinti volatili sono stati infettati: ai nostri non resta che dare alle fiamme la voliera, giocando al tiro al bersaglio con gli uccelli infuocati in cerca di salvezza.

Il mostro finale che li separa dalla salvezza è naturalmente Kifo, l’eroe cattivo, che non esita un secondo di fronte alla sua piccola amica. Ebbene sì, dite addio al cliché di mille film hollywoodiani in cui il mr. Hyde di turno si ricorda di essere stato dr. Jackyll. Purtroppo per Kifo, nemmeno la madre della bambina esita a ficcargli un sacrosanto proiettile nel cranio. E tutto è bene quel che finisce in strage.

Zoombies è un titolo fasullo: non ci sono veri e propri zombi, ma animali infettati da un virus, e non è un vero zoo, ma una riserva per animali in pericolo di estinzione (salvo poi esserci giraffe, elefanti, scimmie e altri animali non a rischio). Già da qui si pregusta il sapore del vero filmbrutto. Poi arriva la computer grafica degli animali e si rischia di cadere dalla sedia.

I videogiochi del 2000 sono fatti meglio di quegli elefanti pixelosi o dei leoni che corrono/scivolano sul terreno spiccando una sequenza di balzi identici. L’obbrobrio massimo viene evitato non mostrando quasi mai la lotta fra animali e uomo, né l’effetto dei colpi sparati. Pazienza, perché i leoni sono quasi ai livelli di Birdemic: davvero tanta roba.

Altra gemma di Zoombies è l’incredibile legame affettivo che c’è fra i membri dello staff dello zoo: eppure molti di loro si sono conosciuti solo un paio d’ore prima dell’inizio dell’apocalisse…

Doverosa menzione finale per i due pappagallini indemoniati che, da soli, hanno tentato di infrangere l’immane calotta di vetro della voliera.

Attenzione: al termine della visione di Zoombies potreste essere colti da un attacco di anti-animalismo violento e uccidere il vostro dolcissimo animaletto domestico.

Dopo il film…

Ione Butler, la new entry della sicurezza di Eden Wildlife Zoo, si è presa tre mesi per girare l’America del sud e vivere a stretto contatto con i più poveri del mondo.

Brianna Joy Chomer, l’ultima studentessa a morire, è stata protagonista del mediometraggio Nune nel ruolo di una lesbica.

Insomma, fra chi diventa missionaria e chi cambia gusti sessuali, Zoombies è decisamente un film che vi cambierà la vita.

PS: vi state chiedendo cosa c’entrano Jurassic Park e Alien?

Beh, i temibili dinosauri sono rimpiazzati da inferociti animali esotici che, alla Alien, usano l’uomo come incubatrice, per poi nascere dalle sue viscere. Questo non succede sempre e non con tutte le specie. È uno di quei casi in cui la logica viene rimpiazzata dall’insindacabile “quando tira allo sceneggiatore”.

2 Commenti

  1. Leonardo

    Non capisco perchè tutti danno recensioni così positive ai b movie: loro non vogliono far ridere, i loro film fanno ridere per colpa di trame assurde e budget limitato

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    • Martino Savorani

      Ciao Leonardo, chi è che dà recensioni positive ai b movie della Asylum? Questa monnezza di Zoombies per me è un 3 (su 10) e l’unica cosa di positiva del film è il divertimento che si prova a trovare gli errori e le incongruenze. Sulla Asylum però devo contraddirti decisamente: loro NON vogliono fare film belli. Pur con il loro basso budget si potrebbe fare qualcosa di meglio, ma scelgono la via del filmbrutto perché… beh, sta diventando una moda e il successo economico che riscuotono lo testimonia.

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