La trama de Il ritorno dei morti viventi
Nel magazzino di una società che rifornisce di cadaveri le università ci sono alcuni barili contenenti dei morti viventi congelati. Sono stati inviati lì per sbaglio dalla CIA; sembra infatti che la storia narrata da La notte dei morti viventi sia vera, tranne per il finale, modificato su ordine dell’esercito. Purtroppo un barile è difettoso, si apre e comincia la samba…
Punk, zombi parlanti e strip
Vi anticipo alcune peculiarità degli zombi di O’Bannon: sono veloci, sanno ragionare e parlare, sono praticamente immortali. Tra i personaggi si segnala un gruppo di punk degno de I guerrieri della notte, arricchito dalla presenza di Linnea Quiley che fa uno strip completo nella prima scena e recita nuda per tutto il resto del film.
Il film è agile e compatto: 80 minuti che si bevono in fretta, pieni di trovate e godibili fuoriuscite dai canoni horror. Il finale, poi, è una chicca tragicomica degna di Kubrick.
Nota di merito per la colonna sonora, davvero eccezionale. Il suo scopo non è tanto quello di supportare le scene, ma ribaltarne il significato. Come nella sequenza della resurrezione dei morti, accompagnata dal punk festaiolo di Partytime dei 45 Grave.
Forse non è un capolavoro assoluto, ma ha fatto scuola.
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