Dove vederlo
La trama di Martyrs
I martiri sono persone eccezionali. Sopravvivono al dolore, sopravvivono alla totale deprivazione. Portano con sé tutti i peccati della terra. Si donano. Trascendono loro stessi, vengono trasfigurati.
Mademoiselle (Catherine Bégin)
Una ragazza si presenta a casa di quella che sembra una famiglia come tante, composta da padre-madre-figlio-figlia, e li uccide tutti a fucilate, senza proferire parola. Terminato il “lavoro”, la ragazza – che si chiama Lucie – telefona all’amica del cuore Anna per dirle cosa ha fatto e di venirla a prendere.
I genitori trucidati erano membri di una setta di insospettabili che rapisce ragazzine e giovani donne per sottoporle a sofferenze e torture indicibili; 15 anni prima Lucie era stata vittima della setta ma, caso unico, era riuscita a fuggire. Non è mai riuscita a superare il trauma subìto, del quale porta ancora i segni sulla pelle e nella mente: è perseguitata dalla visione di una donna deforme che l’aggredisce giorno e notte. La visione altro non è che una proiezione della sua mente per giustificare le ferite che si provoca da sola.

Scossa dalla vendetta che ha portato a termine, Lucie ha una crisi più grave delle altre e si toglie la vita davanti ad Anna.
Rimasta sola, Anna scopre una sconvolgente verità: la casa nasconde un piano interrato nel quale vengono praticate le torture; difatti vi trova una donna ridotta a uno scheletro e ricoperta di ferite. Ma in quel momento sopraggiungono gli altri componenti della setta, che la imprigionano per sottoporla a punizioni e sevizie di ogni genere. Lo scopo? Farne una martire che, attraverso il dolore più estremo, possa avere in vita un’anteprima dell’aldilà…

“Vuoi sapere cosa c’è dopo la morte? Continua a chiedertelo”
Martyrs di Pascal Laugier è sicuramente uno degli horror più violenti della storia, ma è anche un film eccezionalmente…
… Asciutto: non c’è una scena di troppo, i flashback sono ridotti all’osso e ogni sequenza fa progredire la narrazione.
… Crudo: la telecamera mostra tutta la violenza, senza sconti. Perché è necessaria per comprendere l’atrocità della vicenda e il significato “alto” del film.
… Umano: sì, umano. Affronta il mistero del dolore, del perché si soffre, e di cosa c’è nell’aldilà. Fa di più, collega le due cose: il dolore ci rivela qualcosa dell’aldilà, del senso di esistere. Qualcosa di terribile e inaccettabile per i vivi, suggerisce Laugier nel bellissimo finale.
Già, il finale. Non lo rivelo perché aumenta il valore dell’intero film, è la ciliegina che completa una torta di spietata atrocità.
Martyrs è un film che vi rimarrà dentro a lungo, con due sequenze davvero leggendarie che non dimenticherete facilmente: Lucie bambina che scappa a piedi nudi dallo scannatoio e la conversazione finale tra Madmoiselle all’interno del bagno e un membro della setta fuori dalla porta.

Ah, non azzardatevi a guardare il pessimo remake americano del 2015, titolato anch’esso Martyrs.
Un gran bel film,senza alcun dubbio!Una pellicola con alto valore religioso, escatologico e di vita in genere.Tuttavia secondo la mia modesta opinione , il finale dovrebbe andare tagliato e spiegato senza immagini, poiché troppo cruento,violento e doloroso.Per tutto il resto, complimenti al regista e alle sue splendide attrici!
Capisco cosa intendi, ma tagliare certe scene avrebbe depotenziato la potenza orrorifica del film. Io non amo i cosiddetti “torture porn”, ma questo è uno dei rari film del genere nel quale la violenza è giustificata e direi necessaria a veicolare il messaggio.