La trama di The fog
Antonio Bay, una cittadina sulla costa della California, si appresta a festeggiare il centenario della sua fondazione quando una nebbia anomala risale dal mare, generando prima strani fenomeni (vetri in frantumi, clacson che suonano da soli, oggetti che si animano…), poi qualcosa di ben più letale…
Si scopre così che i padri fondatori di Antonio Bay hanno eretto il nucleo centrale della città, inclusa la chiesa, rubando l’oro e uccidendo un gruppo di lebbrosi che cercavano riparo in quelle zone. Cento anni dopo, i lebbrosi tornano celati nella nebbia, in cerca di vendetta.

The fog è un piccolo film almeno quanto è un piccolo capolavoro
È vero, a differenza di tanti altri film di Carpenter, The fog è privo di messaggi forti. Carpenter non vuole comunicarci una grande verità, come ha fatto ad esempio con Fuga da New York ed Essi vivono. Ma il film non ne risente minimamente.
La storia, per quanto classica, è confezionata in maniera magistrale. Fin dalle prime scene costruisce una tensione palpabile e quando il mistero della nebbia viene svelato comincia una lotta che anche in questo caso definirei claustrofobica. Infatti, nonostante l’azione si svolga in un’intera città, lo spettatore ha la sensazione di trovarsi rinchiuso tra quattro mura come in Distretto 13 – Le brigate della morte e in La cosa.

La colonna sonora composta dallo stesso Carpenter, pur senza essere tra le sue creazioni più memorabili, è puntuale e sinistra. Efficace la scelta di zittire la musica nei momenti di maggiore tensione, quando lo spettatore sa che sta per succedere qualcosa di orribile.
Il risultato è un film che ha il gusto delle storie di paura raccontate davanti al caminetto, ma che al termine della visione vi lascerà non poco turbati.
da carpenteriano da piu’ di quarantanni the fog e’ stato il film che mi fece conoscere il maestro. lo rivedo quasi annualmente, sempre modernissimo. per me capolavoro assoluto
visto che sei un fan, ti va di farmi la classifica dei tuoi 3 film preferiti di Carpenter?