Dove vederlo
Ho iniziato a vederlo senza aspettative particolari: speravo solo che non fosse troppo noioso. Dopo qualche minuto non riuscivo a capire se c’era una trama o no. Mi chiedevo cosa stavano a significare quelle scene che, una dopo l’altra, si alternavano senza creare un intreccio particolare. Cosa mi doveva colpire di quel che vedevo?
In una situazione così i casi sono due: o si rimane estranei e insensibili alla pellicola, o ci si cade dentro.

Sullo splendido scenario di Lampedusa piano piano sono emersi i personaggi: una famiglia come tante: padre pescatore, madre lavoratrice (un’ottima Valeria Golino) e tre figli. Nel film ci sono i piccoli fatti della vita visti dagli occhi del figlio mezzano, Pasquale.
Grazia, la madre, è una persona strana. A volte si comporta come una ragazzina, un’ingenua o una pazza. Non è vista di buon occhio dalla gente del paese, che finisce per convincere il marito a mandarla a Milano da un bravo psichiatra. Con l’aiuto del figlio Pasquale, Grazia si nasconde. Finiranno per crederla annegata, ma…
Crialese mostra le giornate dei ragazzini, tra lavoro, bravate e risse; la dura vita di paese, i pregiudizi della povera gente ma anche la bellezza dell’essere un popolo in un finale enigmatico e onirico.
Respiro ha vinto il Premio “Settimana della Critica” al 55° Festival di Cannes.
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