Dove vederlo
Rubini intinge le mani nella migliore tradizione italiana, riprende un paio di questioni fondamentali – l’innamoramento e il matrimonio – e lancia una splendida Giovanna Mezzogiorno, al suo primo ruolo da protagonista.
Come una delle migliori canzoni di De Gregori, Il viaggio della sposa diverte, appassiona, commuove. È la storia del burrascoso viaggio di una giovane donna, Porzia, verso il suo promesso sposo, un nobile di Bari. Ad accompagnarla rimane il solo Bartolo, stalliere e unico superstite della scorta assalita dai briganti.
Nella magica atmosfera del Seicento, Rubini si cala nella parte con maestria, senza cadere nell’autocelebrazione, mentre la Mezzogiorno fa sognare con un viso che non si dimentica.
Il finale non lascia spazio a moralismi, per abbracciare un’idea di amore così pura e semplice che volutamente stona con la concezione contemporanea dei rapporti amorosi. Che sia per questo motivo che Rubini ambienta la storia nel Seicento?
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