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Festa per il compleanno del caro amico Harold (1970)

Recensito mercoledì 16 Luglio 2014
Anno: 1970
Durata: 118 minuti
Regia: William Friedkin
Sceneggiatura: Mart Crowley
Produttore: Mart Crowley
Cast: Kenneth Nelson, Frederick Combs, Cliff Gorman

William Friedkin è un genio.

Dicono che 3 indizi fanno una prova. Dopo l'Esorcista (1973) e Il braccio violento della legge (1971), Festa per il compleanno del caro amico Harold (1970) è il terzo indizio. Anzi, il primo, ma per ragioni anagrafiche e di notorietà ho visto i 3 capolavori del regista in ordine cronologico inverso.

Voto

8

William Friedkin è un genio.

Dicono che 3 indizi fanno una prova. Dopo l'Esorcista (1973) e Il braccio violento della legge (1971), Festa per il compleanno del caro amico Harold (1970) è il terzo indizio. Anzi, il primo, ma per ragioni anagrafiche e di notorietà ho visto i 3 capolavori del regista in ordine cronologico inverso.

La trama di Festa per il compleanno del caro amico Harold

Michael organizza la festa di compleanno al suo miglior amico, Harold, e invita il suo gruppo d’amici: 7 uomini intorno ai 30 anni, accomunati dall’appartenenza alla borghesia newyorkese e dalla loro omosessualità.

Nel bel mezzo della festa bussa alla porta Alan, un vecchio compagno di università di Michael. Alan, ignaro dall’omosessualità dell’amico, altera l’equilibrio della serata. In un crescendo di contrasti e tensioni, il bellissimo finale ristabilirà un nuovo equilibrio.

il cast di Festa per il compleanno del caro amico Harold di William Friedkin

Gender… umano

Tratto da una piéce teatrale e interpretato dagli stessi attori che l’hanno portata nei teatri, si segnala per dialoghi brillanti e assai realistici e un cast eccezionale; anche i doppiatori italiani hanno fatto un lavoro egregio (in realtà non ho sentito le voci originali, ma il doppiaggio mi pare azzeccato).

Tuttavia l’importanza di questo film non è tanto nell’abilità di attori e regista, quanto nel modo in cui affronta il tema dell’omosessualità. Anzi: il tema dell’umanità, le sue problematiche profonde e i desideri alti. In questo scontro di generi – gender, per essere moderni – il vero tema non è il gender, ma l’uomo e la sua (impossibile?) felicità. Il tutto è narrato con molta onestà, badando a creare personaggi innanzitutto “veri”: autentici nelle emozioni, nei modi di fare, nell’istintività.

Per questo Festa per il compleanno del caro amico Harold è un film che sta lassù, tra i capolavori di quella che definirei “commedia di personaggi“, dove quel che conta sono i dialoghi e non le azioni.

Fra i classici del genere ricordo 3 film che mi sono piaciuti particolarmente: Nodo alla gola (1948) di Alfred Hitchcock, La parola ai giurati (1954) di Sidney Lumet e Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols.

Recentemente sono usciti due film del filone “commedia di personaggi”: Carnage (2011) di Roman Polanski e I segreti di Osage County (2013) di John Wells. Non sono male, in particolare il secondo, ma vi consiglio di riscoprire questo classico dimenticato: altre ambizioni, grande cinema.

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