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Shakespeare a colazione (1987): un film sorprendente

Recensito mercoledì 6 Agosto 2025
Anno: 1987
Durata: 107 minuti
Regia: Bruce Robinson
Sceneggiatura: Bruce Robinson
Produttore: Paul Heller
Cast: Paul McGann, Richard E. Grant, Richard Griffiths

Un cult del cinema britannico

Shakespeare a colazione, titolo originale Withnail and I, è l'adattamento cinematografico del romanzo inedito e fortemente autobiografico scritto dallo stesso Robinson a fine anni '60. L'autore rivive nel personaggio di Marwood, Withnail è ispirato al misconosciuto attore Vivian MacKerrell e la figura dello zio Monty richiama quella di Franco Zeffirelli, che durante le riprese di Romeo e Giulietta fece avances esplicite a Bruce Robinson, allora giovane attore.

Il film segna l'esordio cinematografico dei due attori protagonisti, Richard E. Grant (Withnail) e Paul McGann (Marwood). Grant, astemio, fu spinto a bere alcol durante le riprese per essere più credibile durante le scene in cui Withnail è ubriaco. Superfluo aggiungere che le loro interpreazioni, in particolare quella di Grant, sono state efficacissime. Memorabili anche i ruoli secondari ricoperti da Richard Griffiths (lo zio Monty) e Ralph Brown (Danny).

Voto

8

Un cult del cinema britannico

Shakespeare a colazione, titolo originale Withnail and I, è l'adattamento cinematografico del romanzo inedito e fortemente autobiografico scritto dallo stesso Robinson a fine anni '60. L'autore rivive nel personaggio di Marwood, Withnail è ispirato al misconosciuto attore Vivian MacKerrell e la figura dello zio Monty richiama quella di Franco Zeffirelli, che durante le riprese di Romeo e Giulietta fece avances esplicite a Bruce Robinson, allora giovane attore.

Il film segna l'esordio cinematografico dei due attori protagonisti, Richard E. Grant (Withnail) e Paul McGann (Marwood). Grant, astemio, fu spinto a bere alcol durante le riprese per essere più credibile durante le scene in cui Withnail è ubriaco. Superfluo aggiungere che le loro interpreazioni, in particolare quella di Grant, sono state efficacissime. Memorabili anche i ruoli secondari ricoperti da Richard Griffiths (lo zio Monty) e Ralph Brown (Danny).

Trama senza spoiler di Shakespeare a colazione

Londra, 1969. Marwood vive con Withnail in un lurido appartamento a Camden Town. I due ammazzano le giornata ubriacandosi e drogandosi con il supporto tecnico dello spacciatore Danny, in attesa di avere una buona chance come attori.

Marwood è buono e insicuro, Withnail eccentrico e spregiudicato. I due si completano a vicenda, con Withnail che finisce per spingere Marwood oltre i suoi limiti, e Marwood che sembra l’unico in grado di contenere l’esuberanza dell’amico.

Vista la situazione disastrosa in cui versano, decidono di passare qualche giorno in campagna nel casolare di Monty, zio di Withnail, per cercare di rimettere in sesto la loro carriera. Le cose, ovviamente, non andranno come pensavano. Incontrano difficoltà su tutti i livelli: dalla mera sopravvivenza, che passa per riscaldare la casa e procurarsi il cibo, alla loro innata capacità di mettersi nei guai con la popolazione locale e perfino con un toro.

Un film folle, deliziosamente imprevedibile

Vedere Shakespeare a colazione oggi è un’esperienza quasi scioccante, per quanto è lontano dai canoni del cinema odierno. Se i film di questo inizio di terzo millennio sono paragonabili a fiumi dagli argini saldi, che scorrono più o meno docilmente fino al mare (il the end), Shakespeare a colazione è un torrentello di montagna che scende a precipizio e, quando meno te l’aspetti, si rivela un fiume impetuoso come la vita.

Il pregio maggiore dell’opera prima di Bruce Robinson è proprio la capacità di rappresentare la vita: il regista, anche autore della sceneggiatura, restituisce su pellicola tutta l’immediatezza e la freschezza della scapestrata gioventù degli aspiranti attori della Londra post Sessantotto.

Seguendo le disavventure di Marwood e Withnail viviamo il loro disagio esistenziale, il disorientamento di fronte alla chiamata alla vita adulta, un’incapacità comunicativa e relazionale che li isola dai diversi contesti sociali. Alla fine, dopo una scena madre divertentissima con protagonista il redivivo spacciatore Danny, si arriva inaspettatamente a una soluzione del gigantesco garbuglio che sono le vite dei due ragazzi, e si va verso un nuovo equilibrio per entrambi.

Non aggiungo altro, se non che Shakesperare a colazione è un film unico nel suo genere che vi entrerà nel cuore in punta di piedi. Al termine della prima visione avrete voglia di rivederlo subito.

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